Come sarà possibile constatare dai documenti linkabili a fondo pagina e alla luce dei motivi che delineerò di seguito, vi sono alcune o forse buone probabilità che abbia ispirato (nb non ideato, né suggerito, in questo caso, ma semplicemente ispirato):
- A) sia l'ideazione del Festival della Mente;
- B) sia la prima iniziativa de "La Fabbrica del Sorriso", che ha visto la nascita della Onlus Mediafriends.
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A) Riguardo al primo punto, va detto che il "Festival della Mente", giudicato come uno degli otto eventi italiani da non perdere, ha visto la luce giusto sei mesi dopo che presentai e feci protocollare, il 13 febbraio 2004, al committente, nonchè principale sponsor dell'evento, una mia lettera, con annesso un mio libro, che aveva la caratteristica proprio di contenere moltissimi miei esempi di creatività, in vari campi come:
aforismi;
idee per brevetti;
idee per pubblicità;
vignette;
scketch;
battute;
accenno a sceneggiature per film;
nuovi personaggi; etc..
Di qui il pertinente legame, a mio avviso, con i contenuti del Festival:
- che indaga proprio la creatività in tutti i suoi aspetti e campi;
rafforzato anche dal fatto che:
- a margine di ogni mia opera, mi firmavo giust'appunto creativo;
e che:
-
l'ideatrice del Festival, cui quest'ultimo è stato commissionato (e che, nel gennaio 2014, dopo dieci anni di successi, ha deciso di lasciare spontaneamente la Direzione dell'evento), si occupava, in precedenza, proprio di libri ed editoria, ed è quindi plausibile che la mia opera possa esserle giunta, ai tempi, in visione, oppure che qualcuno le abbia potuto accennare, anche solo genericamente, al mio caso.
A scanso di equivoci, è però bene ribadire (come peraltro ho già anticipato) che, a differenza di altri casi, in questo posso al limite solo aver ispirato l'ideazione del Festival, non ho quindi: né ideato, né tanto meno suggerito apertamente e direttamente, l'idea di dare vita ad un simile Festival, che, nella brochure della sua prima edizione (tenutasi dal 3 al 5 settembre 2004), era descritto come il primo appuntamento europeo dedicato alla creatività.
In definitiva, i meriti dell'ideatrice di tale manifestazione, nonché degli organizzatori, rimangono comunque indiscussi e pienamente leciti.
Peraltro, all'avvicinarsi del decennale, ho provato a svelare l'arcano accennato, scrivendo alla ideatrice del Festival offrendogli anche la possibilità di pubblicare volentieri le sue eventuali osservazioni, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Comprensibili, comunque, e se fossero vere le mie ipotesi, le ragioni riassumibili nella naturale tendenza a non complicarsi la vita che magari l'hanno spinta inizialmente a non contattarmi. E, allo stesso modo, comprensibili quelle successive che l'hanno spinta, anche successivamente, a non farlo, sebbene in realtà (e guardando bene dall'esterno) si sarebbe trattato, al più, solo del riconoscimento di una piccola mancanza, facilmente superabile.
Ad ogni modo, volendo dedicare un mio aforisma alla categoria dei relatori globalmente intesi, aforismi che come è noto hanno sempre un fondo di verità, ma non vanno presi troppo alla lettera, osservo (come ho indicato anche nella mia prima mail che inoltrai all'ideatrice del Festival) che:
“I relatori dicono sempre cose interessanti.
Io dico sempre cose nuove”
(naturalmente e, a mio avviso, la seconda
frase rappresenta il fondo di verità, mentre
la prima non va presa troppo alla lettera)
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B)
Riguardo al secondo punto, la pubblicazione del libro umoristico "La Fabbrica del Sorriso", con destinazione del ricavato in beneficenza, vi è una qualche fondata probabilità che, almeno una delle due mie lettere raccomandate, similari, che inoltrai a due importanti redazioni Mediaset (Le Iene il 04 febbraio 2003 e il Costanzo Show il 12 marzo 2003) contenenti il mio suggerimento di far pubblicare proprio un libro, essenzialmente umoristico (ossia il mio, che gli allegai, con battute e vignette), destinando la maggior parte del ricavato in beneficenza, possa aver ispirato la realizzazione di quanto visto.
Sei mesi dopo si ebbe, difatti, la pubblicazione del noto libro, che fu finito di stampare nel settembre 2003.
Nel libro la Fabbrica del Sorriso, inoltre, è scritto: "da tempo sentivamo l'esigenza (intendendo Mediaset, Mondadori e Medusa) di fare beneficenza in modo più costante e organizzato..... Ora ce l'abbiamo fatta. Abbiamo creato un progetto moderno su cui impegnare fino in fondo la nostra credibilità ...... La nostra prima iniziativa si chiama "La Fabbrica del Sorriso", un progetto a favore dell'infanzia ......"
Comunque sia andata, sono contento che la onlus Mediafriends (costituita da Mediaset, Mondadori e Medusa) abbia dato vita a questo progetto, visti i lodevoli risultati raggiunti in termini di opere di bene.
segue la mia lettera alla Fondazione
bancaria locale (che aveva in allegato
il mio libro), la quale divenne, come
segnalato, la principale sponsor del
Festival della Mente, oltre che
esserne la committente:
seguono i links alle mie due mail
(n.b. la più esaustiva e la seconda,
specie il II paragrafo e il p.s.)
rispettivamente del 9 dicembre
2012 e del 24 febbraio 2013,
che ho inoltrato alla Direttrice
del Festival della Mente, al fine
di svelare l'arcano accennato,
a fronte delle quali, però,
non ho ricevuto alcuna risposta.
 
 
 
 
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seguono i links ai tagliandi d'invio
e ricevimento delle mie documentazioni
alle redazioni Mediaset, citate.
 
 
 
 
 
 
Dai tagliandi d'invio è possibile scorgere
come, tra i documenti inoltrati, figuri
anche un libro, il mio, oltre ad alcuni
fogli, che includevano, tra le altre cose,
la mia proposta di destinare l'80% del
ricavato in beneficenza. La seconda pagina
di queste documentazioni, tra l'altro,
la riporterò in altra sezione del sito
perchè contenente un'altra mia
soluzione innovativa riguardante
principalmente l'editoria
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